XI Legislatura – Tornata del 15 maggio 1873
Allora si potrà mettere ai voti la chiusura di questa discussione, riservando il diritto di parlare al ministro ed al relatore.
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modificazioni al diritto comune che vi sono stata introdotte e che hanno suscitate tante e sì aspre opposizioni.
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, quando la Camera ha fissato il suo ordine del giorno, sul quale sono iscritti diversi progetti di legge, gli onorevoli ministri hanno il diritto di
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stato presentato, pur tenendo conto delle condizioni speciali di Roma, non ha però derogato a nessuno dei principii essenziali del nostro diritto pubblico
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provviste beneficiarie e la disposizione dei beni; si esplicano col sottoporre al diritto comune tutti quegli atti dell'autorità ecclesiastica che violino un
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libero Stato, non abbiamo ritenuto dell'antico diritto giurisdizionale, di cui mostravasi così tenero l'onorevole Barazzuoli, non abbiamo ritenuto
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civile degli ordini religiosi e della cessazione della manomorta sono principii già acquisiti al diritto pubblico italiano, e non potevano non applicarsi
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libertà e l'esercizio di ogni diritto civile a 4826 religiosi, a 3825 religiose; si fa cessare la manomorta ecclesiastica, precipua cagione dell'insalubrità
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italiane, unificare il diritto pubblico della nazione, e render partecipe la provincia romana a tutte quelle istituzioni figlie di libertà e di progresso
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alla provincia di Roma le leggi del 1866 e 1867, le quali costituiscono il nostro diritto pubblico ecclesiastico. — 2° Necessità d'introdurre in
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a dire create senza ragione e senza giustizia, e poi, se pure discostandosi dagli assoluti principii del diritto, non sieno state introdotte propter
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pericolo dei sodalizi religiosi, circa la storia del monachismo, circa il diritto dello Stato a discioglierne le istituzioni, e disporre a suo modo dei
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vicenda; e non per tanto nel suo esplicamento, quel sistema è causa or di lotte, or di concordati, or di un diritto e di una giurisprudenza di
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bisogno di esser ne avvertito dalle grida di dolore che sortono dagli avelli; a me basta la coscienza del diritto nostro, del diritto nazionale
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nostre intenzioni e della santità del nostro diritto sieno costretti a convincersi anche gli altri, amici o nemici, che siano, al nostro risorgimento.
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alcuna regola di diritto canonico che stabilisca questa residenza; nè vi è per i vari ordini monastici una casa speciale, fondata unicamente pel
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Applicando a Roma le massime del nostro diritto pubblico, noi togliamo alle corporazioni religiose la personalità giuridica, e non consentiamo loro
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Io non ho pertanto a difendere quella proposta, poichè siccome parve che si discostasse molto dal diritto comune, noi l'abbandonammo fino da che il
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considerati come semplici associati soggetti a tutte le leggi dello Stato; che questa associazione non aveva altra facoltà ed altro diritto se non quello di
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limiti oltre i quali attenteremmo all'essenza del nostro diritto pubblico.
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Noi non derogavamo con quella proposta ai principii sostanziali del nostro diritto ecclesiastico, riassunti in questi due concetti: che
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fossero turbati, intendevamo a concretare un complesso di mezzi, che senza violare i principii del nostro diritto pubblico, avessero potuto servire ai
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E per fermo, signori, per esser costituito in persona giuridica il generalato o il generale sarebbe mestieri che avesse un diritto proprio al
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cui lo Stato riconosce una certa subiettività, una certa reale personalità, rappresentata dal diritto di possedere. Come ben dice il Savigny: «la
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Ma io chiederò: cosa mai s'intende per riconoscimento della legge? Un riconoscimento di fatto o un riconoscimento di diritto? L'esistenza giuridica
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beni, ne è assegnato il godimento temporaneo ai generali e procuratori generali; ma questo stesso godimento temporaneo non dà loro un diritto certo e
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per una pretta negazione. Ed a me pare che quella risoluzione stia rispetto al diritto, non ostante le obbiezioni che le sono state opposte, e che con
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sia, e provvederà questo al mantenimento di cotesti generali o procuratori generali. Il subbietto giuridico del diritto di questi beni non è dunque mai
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La prima di queste ragioni proviene, secondo noi, dalla legge delle guarentigie. In quella legge si è detto: lo Stato conserva il diritto del placet
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presentata alla Camera e quindi non poteva esserne discorso: ma quando pure fosse stata presentata avanti, il relatore aveva diritto di non
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Ecco che cosa intendiamo per coerenza ai principii del nostro diritto pubblico.
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Sì, o signori, noi avremmo creduto di andare al di là del giusto limite, avremmo creduto di ferire il nostro diritto pubblico quando avessimo fatta
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beneficio, cioè, del pari conforme ai principii del nostro diritto pubblico, della secolarizzazione della beneficenza e dell'istruzione a cui finora sono
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L'onorevole Mancini vi ha trovato un vizio che informa tutte le proposte della Commissione, il vizio, cioè, che le eccezioni ai diritto pubblico in
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diritto pubblico? La Commissione ha voluto che le corporazioni religiose tutte senza eccezione venissero soppresse, discordando qui dall'opinione
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getto di coerenza ai principii del nostro diritto pubblico, ed al di qua insufficiente soddisfazione alle legittima esigenze della politica, di quella
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chiaramente esplicate, dicendo che la Commissione intendeva di non voler far getto di coerenza ai principii del diritto pubblico se non per quanto fosse
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che vi sono quattro di essi che abitano già un appartamento privato. Si manterrebbe un gran numero di conventi in via di fatto, se non di diritto, e
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i generali e i procuratori generali, se credete che siano pericolosi; o, sa volete mantenerli nel diritto comune, non abbiate riguardo a dar loro i
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negare ad essi il diritto di pigliare a pigione o comperarsi una casa qualunque nella città di Roma per far ciò che voi temete eseguano nei locali che
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fatto, fatto legittimo di certo di fronte al nostro diritto nazionale, legittimissimo, sono il primo a proclamarlo, ma che non era sì facile a far
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d'Italia; perchè l'Italia aveva il diritto di completarsi e costituirsi a nazione una ed indipendente; perchè il popolo romano voleva che Roma fosse
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non avrebbe avuto nulla a ridire, perchè il popolo romano, fatto padrone di sè, era nel pieno suo diritto di riunirsi alle rimanenti parti d'Italia
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; dirò che è preciso dover nostro di non differire i benefizi della emancipazione alla numerosissima coorte dei monaci, i quali hanno diritto di essere
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essere il nostro diritto, e ci lasciò balìa di aggiungere nella relazione la esposizione delle nostre ragioni ed opinioni.
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lettura, che è stata data dallo stesso onorevole relatore, che io non riconosceva in questi generali e procuratori generali il minimo diritto ad aver
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resto, si disse, è una semplice proposizione, ogni membro della Commissiona ha pur diritto di fare qualunque proposta; sarà dunque nel seno della
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nell'ufficio, ed un usufruttuario nella persona pro tempore investita per esercitare il suo diritto di godimento, ciò che necessariamente implicherebbe
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vedere. Egli non riconosceva punto nei generali e procuratori generali un diritto assoluto ad uno speciale trattamento; non ammetteva nemmeno che essi
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una Commissione, necessariamente conserva fino all' esaurimento del suo mandato il diritto di apprezzare liberamente il concetto complessivo e dominante
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Accademia della crusca
